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La Procura di Lecce continua a indagare sui magistrati Antonio Savasta e Michele Nardi, in particolare proprio dalle intercettazioni disposte nei confronti di quest’ultimo sarebbe emerso un legame dell’ex Gip con il Comune di Bisceglie. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, da una relazione dei Carabinieri, “sono emersi dettagli riferibili al suo interessamento per l’assunzione di una sua presunta amante, tale Grazia D’Agostino, all’ufficio affari legali del Comune di
La procura di Trani ha chiuso l’inchiesta sull’omicidio del 25enne Matteo De Gennaro, ferito gravemente la notte tra il 10 e l’11 giugno 2017 in piazza Diaz, nel piazzale laterale della stazione ferroviaria di Bisceglie. Il pm Alessandro Pesce ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini a Mauro Dell’Orco, 35enne biscegliese, unico indagato. Secondo quanto accertato nelle indagini, l’uomo fece fuoco con una pistola calibro 6.35 dopo una colluttazione e
Peritonite acuta da perforazione intestinale. È la causa del decesso della donna 60enne tranese morta nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile in ospedale a Bisceglie prima di essere sottoposta a una tac addominale. È quanto emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale Francesco Vinci. Gli ulteriori esami dovranno accertare se la causa della peritonite sia da collegare a cause pregresse o dal ritardo nel trasferimento dal “San Nicola
“Non so se ridere o piangere”. Ha commentato così il deputato del Movimento Cinque Stelle Giuseppe D’Ambrosio la vicenda della presunta indagine su Spina di cui ha scritto l’Huffington Post. “Attacchi per le opacità amministrative comunali”, ha scritto sul suo profilo Facebook il parlamentare andriese. “Attacchi per le sceneggiate su Casa Divina Provvidenza. Attacchi per una gestione opaca della Provincia. Attacchi per un sindaco di centro, presidente della provincia di
Un’inchiesta per omicidio colposo è stata aperta dalla Procura di Trani, su disposizione del magistrato Luigi Scimè, per far luce sul decesso di un uomo di 48 anni avvenuto dieci giorni fa all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie. La stessa direzione sanitaria del nosocomio locale, insospettita da una grossa quantità di sangue nel torace, aveva deciso di effettuare l’autopsia sul corpo del 48enne, che però ora è stata bloccata dalla
“Un pezzo di storia della sanità solidaristica che un uomo come don Uva ha saputo creare un secolo fa è andato in frantumi perché per lunghi anni pezzi interi di classe politica hanno girato la testa dall’altra parte di fronte a una concezione di gestione aziendale voluta da una parte della Chiesa che non si è fatta scrupoli nel rinnegare gli insegnamenti dello stesso Don Pasquale Uva”. Sono le parole