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Disavventura con sfumature di stampo simil-razzista in Argentina per tre ragazzi italiani, tra cui la ventenne studentessa biscegliese, Simona Acquaviva, che si sono visti inondati dalla foga di giornalisti argentini e di vicini di casa ‘terrorizzati’ dall’italianità dei tre malcapitati protagonisti della vicenda. Simona, Caterina e Giovanni, a Buenos Aires per il progetto Erasmus, si sono ritrovati giornalisti e cameramen dinanzi al portone del palazzo in cui risiedono dopo aver lasciato
Tre ragazzi italiani in Argentina, tra cui una ventenne biscegliese, Simona Acquaviva, si sono ritrovati giornalisti e photoreporter sotto la loro abitazione. “Abbiamo cambiato appartamento, chiedendo prima i permessi. Ma i cronisti parevano interessati più alla nostra nazionalità che ad altro”, spiegano. L’episodio surreale, ma realmente accaduto, andrà in onda questa sera, martedì 21 aprile, dalle 20:30 a “Iene.it: Aspettando Le Iene”. Simona, Caterina e Giovanni si trovano a Buenos
La vicenda legata alla storia di Chico Forti, connazionale condannato all’ergastolo per omicidio negli Usa, ma che negli anni si sta rivelando un incredibile errore giudiziario, ha sollevato negli ultimi mesi una mozione popolare in Italia per spingere il Governo a chiedere a quello statunitense di riportare Forti nel nostro Paese. Una missione che ha visto in prima fila la redazione del programma televisivo Le Iene e che ha portato i
Gaston Zama, inviato della trasmissione di Italia1 “Le Iene”, ha attraversato la Penisola da Sud a Nord per raccogliere storie, opinioni, mobilitazioni di chi si è attivato per chiedere giustizia per Chico Forti, velista e produttore televisivo che nel 2000 è stato condannato all’ergastolo per omicidio negli Usa. Forti si è sempre dichiarato innocente e vittima di un madornale errore giudiziario. Tanti i cartelloni affissi nelle città italiane, come testimoniato anche
C’è anche Bisceglie tra le tantissime città italiane che hanno deciso di abbracciare la campagna promossa da “L’Onda di Chico“, movimento spontaneo nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Enrico “Chico” Forti, l’italiano detenuto negli Stati Uniti da oltre 20 anni e condannato all’ergastolo con l’accusa di omicidio. Negli scorsi giorni sono comparsi dei cartelloni nei pressi della rotatoria di via San Martino, rotatoria che collega