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‘Libera Bisceglie Sergio Cosmai’ si rinnova e lancia una campagna di nuove iscrizioni per il Presidio biscegliese dell’Associazione. “Il 13 marzo – spiegano dal Presidio Libera Bisceglie – ricorre il 39esimo anniversario dell’omicidio di Sergio Cosmai. A lui, uomo di stato che non ha chinato la testa davanti alla ‘ndrangheta, è intitolato il Presidio biscegliese. In questo giorno, vogliamo rinnovare il nostro impegno contro le mafie e per la legalità
“Stamattina ho partecipato alla manifestazione regionale di Libera e Avviso Pubblico a Monte Sant’Angelo in memoria delle vittime innocenti di mafia. Con il vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio, la vicepresidente nazionale di Libera, Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone, assassinato dalla mafia; il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, coordinatore di Avviso Pubblico Puglia; autorevoli relatori, rappresentanti delle Istituzioni del territorio e tanti studenti, è stata una mattinata
Il periodo non è dei più semplici, è sotto gli occhi di tutti. L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus attira inevitabilmente l’attenzione generale, biscegliesi compresi che vivono con grande apprensione questo periodo con la speranza di uscirne al più presto. Rimanere a casa è il modo migliore per rispettare le regole del Decreto governativo e magari dedicarci ad altro. Un momento di riflessione ogni biscegliese, oggi, dovrebbe dedicarlo alla
“La magnolia piantata in memoria di Sergio Cosmai meriterebbe di crescere rigogliosa e curata. Purtroppo, però, quella magnolia, è lì da anni sempre così, piuttosto spelacchiata”, a dichiararlo è Giuseppe Cappelletti ex membro del Presidio Libera “Sergio Cosmai” di Bisceglie. La magnolia fu piantata il 24 marzo 2015 in occasione del trentennale della scomparsa del biscegliese Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza morto per mano della ‘ndrangheta. Già pochi mesi
Forse la frase più significativa che poteva essere pronunciata nel secondo anniversario della scomparsa di Giulio Regeni è stata espressa dai suoi due genitori in un appello diffuso dalle agenzie di stampa: “Vogliamo verità e giustizia per Giulio e per tutte quelle persone che giornalmente subiscono violazioni dei diritti umani”. Questo messaggio, che dalla tragica vicenda del singolo va al di là dalla narrazione del “caso isolato”, è fondamentale per capire
Si chiama “Bianca” il nuovo lavoro teatrale di Giancarlo Attolico, direttore artistico della Compagnia BinarioZero, andato in scena nella serata di ieri nell’auditorium Santa Croce. Lo spettacolo, nato dalla cooperazione di Enap Puglia, Libera Bisceglie, Paxchristi e Sistema Garibaldi, ha voluto commemorare le vittime incolpevoli che la mafia ha generato, soprattutto morti bianche, bambini brutalmente uccisi per regolamenti di conti e che il tempo sembra aver dimenticato: “I vivi dimenticano. Dimenticano tutto.
21 marzo giornata nazionale della lotta contro tutte le mafie e del ricordo di tutte le vittime delle mafie, oltre 900, un elenco di funzionari dello Stato, uomini e donne delle forze dell’ordine, commercinti, giornalisti, cittadini cui la mano spregevole della criminalità organizzata ha deciso di spezzare sogni, ambizioni, speranze. Ma uccidere un essere umano non può significare, non significherà mai uccidere la voglia di operare in favore del bene
Trentadue anni fa, il 12 marzo 1985, veniva assassinato dalla ‘ndrangheta Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza e strenuo difensore di principi per i quali si è battuto con determinazione, convinzione, fermezza. Principi, però, che non coincidevano affatto con la torbida realtà quotidiana del carcere calabrese all’interno del quale era marcata l’impronta della criminalità organizzata e delle sue brutali nefandezze. Il dott. Sergio Cosmai, giovane direttore trentaseienne, voleva semplicemente
Educare al rispetto dei valori sociali e delle regole che sono alla base della nostra civiltà, questo è l’obiettivo principe dell’iniziativa organizzata dal III circolo didattico “San Giovanni Bosco” per martedì 5 aprile. Pinuccio e Lella Fazio, genitori di Michele, giovanissima vittima della criminalità organizzata, incontreranno i bambini della scuola dell’Infanzia e Primaria, insieme ai rappresentanti dei genitori, nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione”, introdotto nei programmi didattici scolastici come
È passato ormai un un mese dalla strage avvenuta il 19 aprile al largo di quel Mar Mediterraneo da molti già ribattezzato con il nome di Mare Monstrum, perché diventato destinazione ultima per oltre 40.000 persone solo tra il 2000 e il 2012. In quella tragica notte, 900 migranti, tra donne, bambini e padri di famiglia, in fuga da realtà violente e spaventose, sono morti annegati nello straziante silenzio dell’acqua.