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Il commento violento e minaccioso apparso sui social nei confronti di Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie (leggi qui), ha immediatamente trovato la piena solidarietà degli esponenti della politica biscegliese. “Esprimiamo solidarietà e vicinanza, a nome dell’Amministrazione Comunale e della Comunità biscegliese, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, On. Francesco Boccia, per le ignobili minacce di morte ricevute via social” afferma il sindaco
“Ti vengo a prendere e ti uccido. Ti vengo a prendere e ti uccido. Ho letto questo messaggio più di una volta, poi guardavo la sua foto e vedevo un padre con in braccio suo figlio. Incredulo guardo il suo profilo e vedo un utente rabbioso, che inneggia a Diabolik e Carminati, un militante della destra estrema che rimpiange lo squadrismo”. Così Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali e
Fermato per un controllo della sua auto e dei documenti, sprovvisto della copertura assicurativa del veicolo, ha reagito riottosamente nei confronti degli agenti di Polizia Locale, proferendo nei loro confronti frasi offensive e minacce. Si è poi rimesso alla guida della sua autovettura e si è allontanato per sottrarsi al sequestro del veicolo, ignorando l’alt dei vigili. È accaduto nel pomeriggio di ieri, lunedì 2 marzo, a Bisceglie, durante controlli
“Il Consorzio Ambiente 2.0 non ha mai minacciato multe, sanzioni o qualsivoglia forma di ritorsioni nei confronti di cittadini singoli o aggregati all’interno di condomìni. Le sanzioni amministrative spettano agli organi competenti, delegati a ciò dall’Amministrazione comunale”, a dichiararlo sono stati i vertici dell’azienda lombarda incaricata della gestione del servizio igiene urbana a Bisceglie dopo l’affissione, nei condomini della città, di alcuni volantini riportanti notizie fasulle e recanti il logo
Hanno consegnato droga ad un 19enne ma, appreso che il ragazzo se ne era disfatto, per ottenere il pagamento della somma pattuita, circa 750 euro, hanno organizzato un incontro con la madre del giovane, in cui, per convincerla della loro capacità delinquenziale, si sono fatti sempre più minacciosi, stringendole un polso. Atto, quest’ultimo, che ha fatto scattare l’immediato intervento dei carabinieri della tenenza di Bisceglie che, nella mattina di venerdì
Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 febbraio, ignoti hanno imbrattato i muri della struttura foggiana della Casa Divina Provvidenza indirizzando pesanti minacce ed ingiurie nei confronti di alcuni soggetti, tra cui gli imprenditori interessati all’acquisto dell’Ente in Amministrazione Straordinaria. “Non è la prima volta che il variegato mondo dell’illegalità prova ad ingerirsi nelle vicende della Casa della Divina Provvidenza” dichiara l’Avvocato Bartolo Cozzoli, Commissario Straordinario della Casa della
Compivano furti a raffica ogni giorno, seminavano il terrore e depredavano di tutto: campagne, attività commerciali, auto. Quando qualcuno metteva in pericolo la loro attività criminale non esitavano a ricorrere a violenza e minacce per mettere tutti a tacere e continuare a delinquere. Oltre ai reati predatori, inoltre, trafficavano sostanze stupefanti. Per questo sono finite in manette dieci persone (sei in carcere e quattro ai domiciliari), di cui 9 biscegliesi,
Dopo aver ricevuto intimidazioni molto pesanti (“Sindaco, morirai. Sta attento”), trascritte su una parete all’interno del chiostro di san Domenico (Palazzo di Città, Via Trento n. 8) e notate nella giornata di venerdì 18 dicembre, il primo cittadino Francesco Spina esprime la sua serenità e la voglia di continuare il suo lavoro sul personale profilo Facebook. «Ho sporto immediatamente denuncia ai Carabinieri per le intimidazioni apparse a Palazzo di Città