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Resta ancora alta la presenza di Ostreopsis Ovata nel tratto di costa biscegliese denominato “500 metri sud dalla fogna cittadina”, interdetto alla balneazione. Lo si apprende dai dati dell’Arpa relativi ai campionamenti della prima quindicina di luglio, che confermano l’alta densità di quella che è più comunemente nota come “alga tossica”, sia nelle acque di fondo, con 6.156.045 di cellule per litro (rispetto alle 6.318.531 della seconda quindicina di giugno),
Tiene ancora banco il problema dell’elevata densità di cellule di Ostreopsis Ovata riscontrata nel tratto di costa a sud delle città di Bisceglie. Ad intervenire questa volta è l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Valente . La reazione politica dell’esponente cittadino di Scelta Civica è quasi interamente rivolta all’attivista biscegliese del M5S, Titti Mastrapasqua. Valente trova persino condivisibili in alcuni punti le problematiche sollevate dal partito pentastellato ma è assolutamente sicuro
La proliferazione dell’alga tossica nel tratto “500 metri a sud della costa cittadina” a Bisceglie (leggi qui) sta facendo molto discutere. Ne abbiamo parlato con Mauro Sasso, vice presidente del Wwf Puglia, che ha approfondito le cause del problema e gli eventuali rischi per la popolazione, non risparmiando critiche alla politica locale.
In anticipo rispetto alla tempistica classica, torna anche quest’anno il problema relativo all’Ostreopsis Ovata, più comunemente nota come “Alga tossica”, con la nostra città che fa registrare i dati più alti dei 20 tratti di costa monitorati in Puglia dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale). Il sito in questione è quello denominato “500 metri sud dalla fogna cittadina”, ove i parametri riferiti alla seconda quindicina di giugno risultano “molto