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“Ci si lamenta spesso della mancanza di interesse nei confronti della politica da parte dei giovani, ma non si fa mai luce sugli scandali e sugli scempi che vengono quotidianamente e impunemente compiuti proprio dai massimi rappresentanti delle istituzioni locali“. L’esordio della nota redatta dai responsabili del Circolo “Peppino Impastato” di Bisceglie è già di per sé piccata e laconica, ma il prosieguo, che verte evidentemente sulla richiesta di tesseramento
“Mi spiace leggere attacchi così violenti sul piano umano e personale lanciati dall’amico concittadino, onorevole Francesco Boccia. La mia adesione al progetto del Partito Democratico è frutto di un percorso assolutamente coerente che parte dalla scelta di campo delle elezioni comunali del 2013 e continua con l’esperienza civica di netto e chiaro sostegno alle liste di Michele Emiliano alle regionali”. Il sindaco di Bisceglie e presidente della provincia Bat, Francesco
“Affronteremo il caso nel Partito Democratico, a tutti i livelli, e capiremo molto presto se questa sorta di corrida della tessere online è stata un’iniziativa soltanto del presidente, di centrodestra, della Provincia Bat, Francesco Spina, o se qualcuno, con gravi responsabilità, lo ha spinto ad arruolare iscritti in un modo che non appartiene alla storia della nostra comunità politica”. Esordisce così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei
“Con molto stupore stiamo assistendo in queste ore ad una spropositata attenzione mediatica nazionale con riferimento alle scelte politiche fatte in questi giorni dal sottoscritto e dai suoi sostenitori”. Esordisce così il sindaco Francesco Spina commentando la vicenda di richiesta di tesseramento online al Pd da parte sua e di altre, al momento, 362 persone (leggi qui). “Le regole del tesseramento online adottate dal Partito Democratico sono particolarmente trasparenti e
“Non sono ancora in grado di dare informazioni su questa vicenda. Cercherò di capire cosa è accaduto”. Michele Emiliano ha commentato così il caso della scalata di Francesco Spina al Pd, con una richiesta di tesseramento online di oltre 360 persone (leggi qui). Raggiunto telefonicamente nella serata di ieri, quando il caso era già scoppiato, il presidente della Regione Puglia e segretario regionale uscente del Partito Democratico ha preso tempo
“Normalmente si è abituati a discutere di quanto l’ambiente blocchi lo sviluppo e il lavoro o viceversa di quanto la crescita e lo sviluppo danneggino l’ambiente. Ormai, invece, è nella realtà delle cose che ambiente e sviluppo non siano più in contrapposizione ma trovino sinergia e coesione, il che non solo è possibile ma è l’unica via virtuosa per uscire dalla crisi”. Da qui è partita Silvia Velo, sottosegretario al
Pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade, interventi di decoro urbano. Sono alcuni degli interventi, di interesse generale, in cambio dei quali, come previsto dal decreto “Sblocca Italia”, i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi. Si chiama baratto amministrativo, è già applicato in altre realtà italiane, comprese metropoli come Milano, e il Partito Democratico, attraverso una mozione, ha chiesto che venga applicato anche a Bisceglie per sostenere
“Ancora una volta non è stato consentito alla minoranza del circolo del Partito Democratico di Bisceglie di discutere il documento della segreteria sulla situazione politica cittadina”. Ad affermarlo è Tommaso Galantino, componente esecutivo provinciale del Pd della Bat, in completo disaccordo con la linea politica del suo partito a Bisceglie. “Continua l’offensiva, la crociata dei locali dirigenti del Pd e dei rappresentanti dei partiti di centro destra contro il sindaco
“Avevamo deciso di non farci trascinare nel vortice delle polemiche che i vari riposizionamenti della politica biscegliese hanno scatenato, convinti come siamo che restare lontano dal potere di governo è esercizio per pochi, quelli che hanno ancora delle idee a guidare la loro attività, gli altri salgono appena possono sul carro del vincitore e barattano anni di storia e appartenenza politica pur di non dover restare sulle scomode sedie dell’opposizione”.
“Ci ha pensato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a mettere un po’ di ordine nel dibattito che negli ultime settimane ha animato gran parte della politica locale in merito al futuro della Casa Divina Provvidenza”. Parte così la riflessione di Angelantonio Angarano, consigliere comunale del Partito Democratico, all’indomani del consiglio regionale del 6 ottobre in cui Emiliano ha chiuso le porte ad un’acquisizione pubblica dell’ente ecclesiastico fondato da