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“I cittadini ci chiedono di essere all’altezza della responsabilità che ci è stata affidata con il 40% dei consensi, quella di governare il Paese, scrostandolo dalle vecchie incrostazioni, per uscire dalla crisi e rimettere in moto l’occupazione. Quel 40% è frutto della speranza di cambiamento che è stata riposta in noi ma anche la richiesta di costruire un partito forte, vero, che sapesse raccogliere la sfida e offrisse un contributo
Ieri sera, domenica 17 maggio, in Piazza Vittorio Emanuele, si è svolto il comizio elettorale organizzato dal Partito Democratico per la presentazione di alcuni candidati al consiglio regionale in sostegno di Michele Emiliano. La manifestazione è stata aperta dal segretario del PD biscegliese, Roberta Rigante, che ha invitato tutti i presenti a non mancare un appuntamento fondamentale come quello del 31 maggio, quando si potrà finalmente decidere “come dovrà essere
Mancano due settimane all’apertura delle urne per il rinnovo del consiglio regionale. Si avvincendano incontri, comizi e appuntamenti elettorali e oggi 17 e domani 18 maggio toccherà al Partito Democratico incontrare cittadini e simpatizzanti per spiegare programmi, contenuti e temi della propria campagna elettorale Puglia2015 con la partecipazione dei vertici del partito a livello nazionale, rgionale e locale. Questa sera, ore 20, in piazza Vittorio Emanuele II presentazione dei candidati
È stato un comizio decisamente all’attacco quello di Francesco Napoletano, leader carismatico del Partito Comunista d’Italia, che ieri, in piazza Vittorio Emanuele, ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni regionali, che vedono il Pcdi nella coalizione di Michele Emiliano e la candidatura, nel collegio della Bat, del biscegliese Emanuele Arcieri. È stato un fiume in piena Napoletano, come spesso accade nei comizi pubblici. Ha attaccato, senza essere troppo
“Mentre la città è abbandonata a sé stessa, abbiamo ancora una volta assistito agli ormai usuali fenomeni di trasformismo politico ed ai consueti cambi di casacca sotto la bandiera del classico ed abusato ‘civismo alla biscegliese’. In sintesi, alla sublimazione della politica delle “responsabilità condivise”, applicata da tempo dal nostro primo cittadino, che porta tutti (maggioranza ed opposizione) ad amministrare la cosa pubblica attraverso una gestione del potere autoreferenziale ed
Ospite del ventisettesimo appuntamento della V stagione del programma “Cosa Succede in Città” su Radio Centro Bisceglie sarà il presidente del Partito Democratico pugliese Michele Emiliano, candidato al ruolo di Governatore della Regione Puglia alle elezioni di domenica 31 maggio (si vota dalle 7 alle 23). Dopo aver intervistato in studio, domenica 12 aprile, la candidata presidente per il Movimento 5 stelle, Antonella Laricchia, lo staff della trasmissione si collegherà
“Governare la provincia con i voti del centrodestra, governare Bisceglie con i voti delle liste civiche e allearsi con il centrosinistra per le regionali non credo sia trasparente”. Sono alcune delle considerazioni di Angelantonio Angarano, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Bisceglie, all’indomani dell’alleanza Spina-Emiliano per le elezioni regionali. “I suoi cambi di casacca sono dettati da strategie politiche e aspirazioni personali. La politica dovrebbe essere ben altro.
La giornata di ieri ha sancito l’accordo (LEGGI QUI) tra Michele Emiliano, candidato alla presidenza regionale, e Francesco Spina, sindaco di Bisceglie nonchè presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, in vista delle elezioni regionali che si terranno il prossimo 31 maggio. Un accordo che inevitabilmente ha portato a delle considerazioni, giunte da parte del Partito Democratico di Bisceglie. “L’accordo siglato sui tavoli regionali tra PD e UDC in vista delle prossime
Il consigliere comunale Angelantonio Angarano illustra all’Amministrazione e alla città intera le proposte del Partito Democratico in materia di imprese, giovani, fisco e non solo. «Tanto per cambiare il Consiglio comunale è stato convocato per “prendere atto” di una nuova serie di debiti fuori bilancio. C’è poca differenza tra il fatto che derivino da sentenze o procedimenti esecutivi, spese legali o lavori di somma urgenza, di fronte al fatto che
“In Italia, nel 2013, i casi di femminicidio sono stati 177. I reati di maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli sono passati da 11991 nel 2013 a 12125 nel 2014 e l’81 per cento delle vittime sono donne o bambine. I reati di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile sono passati da 2927 nel 2013 a 3084 nel 2014, con un incremento del 5,4 per cento”. Comincia così una nota