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“La Bat, con una popolazione complessiva di circa 390 mila abitanti, risulta la provincia con meno posti letto in assoluto di tutta la Puglia con un rapporto di 2 posti letto per mille abitanti: una condizione che spesso costringe a molti ricoveri fuori dal territorio”. Lo dichiarano Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria del Partito Democratico di Bisceglie in merito alla situazione del nosocomio cittadino. “Il Vittorio Emanuele II di
“Finalmente dopo quasi due anni di blocco totale delle prestazioni sanitarie ordinarie per via dell’emergenza Covid, i cittadini di Bisceglie e dei paesi confinanti avranno nuovamente la possibilità di essere curati presso l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie”. Ad affermarlo sono Angelo Somma e Sergio Di Liddo della segreteria Fials Bat a seguito della riapertura scaglionata dei vari reparti del nosocomio cittadino a partire dal prossimo 25 ottobre (leggi qui).
“Questa segreteria ha accolto con favore le recenti disposizioni della Regione Puglia sulla riconversione dei posti letto Covid e la ripresa delle normali attività sanitarie, ma esprime preoccupazioni sul futuro dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie a tutt’oggi ancora ospedale Covid”. A parlare sono Angelo Somma e Sergio Di Liddo della Fials Asl Bat. “La Direzione Generale della Asl Bat con nota del 20 maggio con la finalità di attivare
Continuano i furti e danneggiamenti alle auto degli operatori sanitari nei parcheggi e viali dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie. A segnalarlo è la Segreteria Aziendale FIALS Asl BT guidata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo “Alcuni dipendenti hanno subito ben due furti nel giro di pochi mesi. Gli atti predatori e di vandalismo alle autovetture parcheggiate – prosegue la nota – continuano oramai con una frequenza quasi quotidiana.
La Asl Bat ha bloccato, con decorrenza immediata, i ricoveri al reparto di medicina Interna dell’ospedale civile Vittorio Emanuele II di Bisceglie. La causa, secondo quanto riferito dall’Asl Bat, la gravissima carenza di personale medico. Una decisione che giunge ad un mese dal paventato rischio di chiusura del reparto, poi scongiurato (leggi qui). “Si tratta di un blocco temporaneo causato dal necessario trasferimento di alcuni medici del reparto Medicina verso