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La campagna referendaria del 17 aprile ha optato per il non cambiamento, esprimendosi sul quesito riguardante le concessioni delle trivellazioni in mare entro le 12 miglia. A tre giorni dal voto c’è spazio per le riflessioni della sezione Antonio Gramsci del Partito Comunista d’Italia di Bisceglie, “A livello nazionale, nonostante la disinformazione, la scarsa visibilità mediatica e il boicottaggio da parte del governo verso il referendum stesso, il 32% degli
Con una nota ufficiale, firmata dal Direttore diocesano Don Matteo Martire, l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie si inserisce nel caldo dibattito inerente al prossimo referendum abrogativo del 17 aprile sulle trivellazioni in Adriatico. La posizione della diocesi è quella di votare SI al prossimo referendum, in maniera tale da bloccare le concessioni agli impianti di trivellazione attualmente operanti entro le dodici miglia dalle nostre coste. La riflessione della diocesi parte dalle parole di Papa
Il consiglio comunale di Bisceglie, nella seduta del 17 settembre 2015, ha detto no all’unanimità alle trivellazioni e all’inceneritore. La proposta provenuta da Angelantonio Angarano (Pd) di un atto deliberativo a sostegno della battaglia No Triv, già approvato da numerosi enti locali pugliesi, è stata integrata con alcuni emendamenti proposti dal sindaco Spina per “confermare la primogenitura della città di Bisceglie nell’opposizione alle trivellazioni (già con la delibera dell’ottobre 2014)
Martedì 25 agosto, dalle 9.30 alle 15 presso la spiaggia “Pretore” sulla litoranea di Levante (in via Prussiano), si svolgerà una tappa di “Giù le mani dal nostro mare”, serie di incontri di sensibilizzazione a tema ecologico rivolti alla cittadinanza e organizzati dal Movimento 5 Stelle. In precedenza, oltre alle coste della Puglia, le manifestazioni legate a “Giù le mani dal nostro mare” hanno toccato anche diverse località costiere di Basilicata,
Come prevedibile anche i Verdi pugliesi si schierano sul fronte del no alle trivellazioni nel mar Adriatico. In documento firmato dai commissari Simona Internò e dal biscegliese Maurizio Parisi, gli ecologisti ribadiscono quanto già sostenuto durante la campagna elettorale per le regionali circa la pericolosità del metodo air-gun per la ricerca di idrocarburi: “Spari fortissimi e continui di aria compressa, ogni cinque o dieci minuti, che mandano onde riflesse da
Il no alla ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico si alza forte, chiaro e deciso dalla terra di Puglia. Più di 50 associazioni pugliesi hanno firmato un documento indirizzato al Presidente del Consiglio della Regione Puglia, al Presidente della Giunta Regione Puglia, al Sindaco della Città Metropolitana di Bari, ai Presidenti delle Province di BAT, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto ed ai Sindaci dei Comuni pugliesi per esprimere il proprio