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La Puglia resta per la seconda settimana consecutiva in zona arancione. L’ipotesi di un passaggio in quella gialla è stata rifiutata dalla cabina di regia nazionale alla luce dei dati raccolti sull’andamento dei contagi e soprattutto sulla pressione dell’epidemia sulle strutture ospedaliere, sia in area media sia in terapia intensiva. Pressione che, nonostante il lento e progressivo decongestionamento, rimane ancora oltre le soglie critiche stabilite dall’Agenzia nazionale per i servizi
In Puglia l’indice Rt a 14 giorni resta sotto l’1, più precisamente allo 0.93, ma la classificazione del livello di rischio, anche a causa della rapida diffusione della variante inglese, è adesso “moderata con alta probabilità di progressione”, così come emerge dai dati relativi al periodo compreso tra il 22 e il 28 febbraio, che determinano il colore delle regioni con le relative restrizioni. Nonostante questo peggioramento (confermato anche dai numeri
Contrariamente a quanto suggerito dalle indiscrezioni degli scorsi giorni, la Puglia resterà in zona arancione anche la prossima settimana. È il responso che arriva in queste ore dopo che la Cabina di Regia ministeriale ha verificato la situazione relativa alla nostra regione. Se da un lato resta stabile il valore dell’Rt medio italiano, che resta a 0,84 (cioè compreso tra 0,76 e 1,02), fanno eccezione Provincia di Bolzano, Umbria (che
L’indice Rt, seppure in leggero calo, resta sopra la soglia di allerta: il coronavirus in Puglia, classificata a rischio moderato, circola ancora con una velocità di trasmissione troppo elevata. Il nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute consegnano una fotografia con ombre e luci: la Puglia resta in zona arancione, ma si intravedono piccoli segnali di miglioramento. Le limitazioni della zona arancione rimarranno quindi in essere
La Puglia torna “zona arancione” da domenica 17 gennaio con la nuova stretta prevista dal governo per scongiurare, ancora una volta, l’ipotesi di un lockdown nazionale. La decisione, come ogni settimana, è stata presa dal ministro della Salute Roberto Speranza sulla base dei dati analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Come previsto nell’ultimo Dpcm, se una regione registra un indice Rt pari a 1 passa automaticamente in zona arancione. Se l’indice
Il 5% del volume d’affari del 2019. A tanto ammonterà il ristoro per i pubblici esercizi che rientrano nella zona arancione della Puglia, ovvero i 20 Comuni indicati nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il 7 dicembre scorso. In Regione si è svolta una riunione nel pomeriggio di ieri, alla presenza delle associazioni di categoria, promossa dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, presidente del gruppo del Pd in
“Attaccare l’amministrazione comunale è evidentemente strumentale. La zona arancione stabilita ieri con ordinanza regionale riguarda una popolazione di circa 250mila persone, più della metà della popolazione complessiva della Bat”. Comincia con queste parole la nota degli Assessori comunali: Angelo Consiglio, Loredana Acquaviva, Gianni Naglieri, Natale Parisi, Roberta Rigante, Rosalia Sette e Domenico Storelli, in merito alle reazioni avute in ambito cittadino dopo il ritorno della città in zona arancione (leggi
“Oggi è stata una giornata in cui sono emerse forti contraddizioni sulla decisione di un’area arancione a macchia di leopardo nella Bat che necessita di chiarimenti ed approfondimenti”. Sono le prime dichiarazioni del Sindaco Angelantonio Angarano riferite nella tarda serata di ieri, 7 dicembre, alla fine di una lunga giornata che ha vista la città di Bisceglie essere inserita tra quelle che da oggi è tornata ad essere zona arancione
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza n. 448 con la quale dispone, con decorrenza dall’8 dicembre sino al 14 dicembre 2020, di configurare come “area arancione” i seguenti Comuni: Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia BAT; Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta, Foggia e Monte Sant’Angelo della provincia di Foggia; nonché
Da domenica 6 dicembre tornano a cambiare i colori delle regioni del Belpaese. Stando al monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute ha firmato l’ordinanza che porta la Puglia, ora in zona arancione, in zona gialla. Il provvedimento riguarda anche la Toscana, la Valle d’Aosta, la Campania e la Provincia autonoma di Bolzano che passano in zona arancione, e l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche e l’Umbria che approdano, come la Puglia, in zona gialla. Confermati i